La coprofagia, ovvero il mangiare le proprie o altrui feci, è un’abitudine ricorrente in molti cani, considerata aberrante dai padroni, oltre che disgustosa e non igienica. Ma quali sono le possibili cause di questo comportamento e come porvi rimedio con metodi naturali? Analizziamo il problema a fondo.
Le origini del disturbo
I motivi per cui il cane mangia le feci sono molteplici e possono avere sia una base organica, che psicologica o ambientale. Cuccioli e cani anziani sono i soggetti maggiormente a rischio. Tra le concause fisiologiche più diffuse citiamo intolleranze alimentari, malassorbimento intestinale, parassiti come tenie o giardia, carenze vitaminiche, patologie pancreatiche o epatiche. Questi disturbi alterano digestione e assimilazione dei cibi, portando l’animale a ricercare nelle feci sostanze nutritive non adeguatamente assorbite.
Anche gravidanza, allattamento e uso di alcuni farmaci (es. cortisonici) possono favorire l’insorgenza del problema. Dal punto di vista comportamentale, la coprofagia può derivare da stress, noia, ansia da separazione, eccessiva dipendenza dal proprietario o come modo per attirare l’attenzione. In alcuni casi, il cane mangia le feci per istinto, per occultare l’odore che potrebbe attirare predatori.
Gli effetti negativi sulla salute
Oltre a generare disgusto nei proprietari, questa deprecabile abitudine espone il cane a diversi rischi sanitari, potendo veicolare pericolosi agenti patogeni. Il cane può infettarsi con parassiti intestinali dannosi come vermi, tenie, coccidi o giardia. Rischia inoltre infezioni batteriche (Salmonella, Colibacilli, Campylobacter), fungine e virali (Parvovirus). Non ultimo, intossicazioni e gastroenteriti dovute all’ingestione di residui fecali tossici, farmaci o detersivi chimici. Da non sottovalutare infine i danni alla dentatura, causati dall’alta concentrazione di zolfo presente nelle feci.
Rimedi naturali per disincentivare l’abitudine
Esistono alcuni efficaci rimedi naturali per scoraggiare il cane a nutrirsi di escrementi, agendo sulle possibili cause scatenanti:
Olio di aglio: grazie ai suoi potenti tiossolfinati ad azione antimicotica, antibatterica ed antiparassitaria, un cucchiaino al giorno di olio d’aglio mescolato al pasto, purifica l’organismo da patogeni intestinali che provocano coprofagia, oltre a conferire alle feci un sgradevole sapore che il cane rifugge.
Aceto di mele: acidifica l’intestino rendendolo inospitale per parassiti e lieviti. In casi di giardia o coccidi aggiungere 1-2 cucchiaini di aceto di mele biologico ad ogni pasto.
Probiotici: i fermenti lattici vivi migliorano l’assorbimento intestinale contrastando carenze nutritive e parassitosi alla base del problema. Somministrare 20-30 miliardi di unità formanti colonie al giorno attraverso integratori.
Aloe vera: il gel d’Aloe, grazie ai suoi principi attivi antinfiammatori, immunostimolanti ed enterocide, equilibra la flora batterica intestinale. Aggiungerne 2-3 cucchiai ogni giorno alla pappa del cane.
Papaya fermentata: ricca in enzimi proteolitici ed essudati antielmintici, la papaya favorisce l’eliminazione dei parassiti e riduce la proliferazione batterica intestinale. 1-2 cucchiai al giorno nel pasto.
SALSEPAREILLE: elimina le tossine prodotte dalla proliferazione microbica intestinale, che inducono l’attrazione verso le feci. Si integrano 5-8 gocce di tintura madre 3 volte al dì.
In casi di evidente dipendenza emotiva o ossessivo-compulsività, interessanti risultati derivano dall’uso di rimedi floreali specifici, come Walnut o Impatiens. 5 gocce di tintura madre 4 volte al giorno diluite in poca acqua fresca o direttamente in bocca.
Rimedi comportamentali e suggerimenti pratici
Insieme ai rimedi naturali descritti, molto importante è anche intervenire sul contesto ambientale e relazionale, attraverso:
- Ripulitura sistematica e immediata degli escrementi del cane dal giardino o dal luogo dove fa i bisogni. Eventualmente ricoprirli con pepe o spezie anti-coprofagia.
- Gestione possibilmente individuale del pasto in aree separate.
- Limitare prodotti chimici o farmaci nell’ambiente domestico che possano finire nell’intestino attraverso gli escrementi.
- Più attenzione, interazione giocosa, passeggiate e stimoli per prevenire la noia.
- Pet Therapy per gestire ansia e dipendenza emotiva.
- Dieta bilanciata, ricca di fermenti, vitamine e sali minerali specifici (zinco, ferro, selenio, vit. K, Omega 3), per prevenire carenze dietetiche.
La coprofagia del cane dovrebbe sempre indurre una revisione di dieta, stile di vita e gestione sanitaria del soggetto, non trascurando la componente emozionale subconscia implicata. I rimedi naturali e omeopatici risultano molto utili per riequilibrare lo stato di salute psicofisica generale in chiave preventiva, unitamente ad una correzione comportamentale individualizzata.